L’AMORE E’ DONO DI PERSONA A PERSONA
Questa comunione profonda ed esclusiva fra un uomo e una donna viene chiamata col termine generico di amore. Ma, nel caso specifico, che cos’è concretamente l’amore? Semplicissimo: il dono totale ed esclusivo di sè. E’ una definizione apparentemente facile, ma quanti equivoci, ambiguità e banalità essa spesso racchiude!
Ecco alcuni fra i più frequenti equivoci:
– Tu dici ti amo, ma nel profondo intendi :ti voglio per me. Anzichè pensare di crescere nella capacità di donare te stesso, pensi di possedere la persona amata come un oggetto. Ecco l’equivoco: proclami l’amore e cerchi il possesso. Dici: ti amo, ma in realtà dovresti dire: mi amo.
– Tu dici: ti amo, ma intendi: mi piaci, e cioè:tu soddisfi la mia emozione e quindi ti voglio tutta (o tutto) per me. Scambi l’emozione con l’amore; confondi lo stimoloall’amore con l’amore stesso. Questa emozione non ti spinge all’apertura, ma al ripiegamento su te stesso : ti voglio perchè mi soddisfi.
– Tu dici: ti amo e intendi “voglio fare l’amore con te, voglio possedere il tuo corpo”. Ecco l’altro equivoco: scambi il linguaggio dell’amore con l’essenza dell’amore. Scambi il corpo con la persona, e dimentichi che amare non è accoppiarsi, ma incontrarsi: non è solo possesso, ma dono e accoglienza nella verità.
Che cos’è dunque l’amore ? Come lo si può configurare, perchè non sia espressione di egoismo, di ambiguità e di sola necessità fisica ? Eccone le componenti.
L’amore è autentico quando:
– è dono di sè, cioè offerta della propria ricchezza, della propria vitalità, della propria dinamicità, quasi un traboccare da persona a persona;
– è premura, cioè interesse attivo per la vita e la crescita della persona amata; –
è servizio, cioè disponibilità ad andare incontro alle attese e alle esigenze dell’altro;
– è rispetto, cioè apertura alla conoscenza della persona nella sua realtà e nelle sue possibilità di crescita;
– è conoscenza, cioè impegno nel cogliere l’interiorità della persona attraverso l’incontro sincero con essa.
Al di fuori di ogni equivoco e ambuiguità, l’amore è dunque dono di una persona a un’altra persona. Se amo, ti dono tutto, mi dono tutto, con tutte le mie risorse. Se sono amato, accetto te come persona, come quella persona destinata a me, proprio a me, solo a me. Se amo, mi pongo davanti a te come colui che dona, che offre, che si offre per primo, senza esigere ricompense o riconoscimenti. Se sono amato, subito mi preoccupo di ricambiare in eguale misura, e anzi cercando di superarti nella generosità del dono.
Dono: cioè anzitutto offerta, non domanda; atteggiamento di chi parte per primo, e non di chi attende l’iniziativa altrui. E’ un dono che si esprime offrendo le proprie ricchezze e le proprie risorse alla persona che si ama.
(Don Novello Pederzini)